Il contesto territoriale e il percorso SNAI


In questi ultimi anni, il sistema delle città di medie dimensioni e specificatamente i Comuni delle aree interne sono stati posti al centro di specifiche politiche strategiche di sviluppo territoriale ponendo in capo alle pubbliche amministrazioni, impegni e grosse opportunità per lo sviluppo. 
Il percorso, che ha portato alla individuazione delle aree interne in Sicilia, inizia nei primi mesi del 2014, allorquando la Regione Siciliana diede avvio ad una procedura di Istruttoria per verificare la candidabilità delle Aree interne da inserire nel PO 2014-2020, come previsto dall’Accordo di Partenariato Italia.
L’Accordo fornisce la definizione generale di “Aree interne” ed elenca i presupposti teorici alla base dell’individuazione di tali aree sull’intero territorio nazionale. Si tratta di quelle aree più lontane dai servizi di base, per le quali “la strategia generale della Politica di Coesione va interpretata come un disegno per una competitività sostenibile finalizzata a contrastare nel medio periodo il declino demografico che le caratterizza. La strategia prevede interventi integrati/progetti d’area da definire considerando sia gli aspetti di promozione di sviluppo locale, sia quelli relativi al riequilibrio dei servizi di base per le collettività”.
La Regione Siciliana diede così l’avvio all’iter per l’individuazione delle Aree Interne. Diversi gli incontri e le visite che si sono tenuti sui territori da parte di una delegazione dei rappresentanti del Comitato Tecnico Aree Interne (CTAI) e della Regione Siciliana per verificare la candidabilità delle aree interne da inserire nel PO 2014-2020, come previsto dall’Accordo di Partenariato. Questa fase di indagine si concluse, nell’aprile del 2015, con la pubblicazione, a cura del CTAI, del dossier sulla Sicilia “Rapporto di istruttoria per la selezione delle aree candidabili e dell’area prototipo”: uno studio molto analitico sulle aree interne preselezionate. In esso viene individuata per la prima volta, tra le altre, l’Area 1 SICANI composta dai 12 Comuni dell’Area Interna SNAI: Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Calamonaci, Cattolica Eraclea, Cianciana, Lucca Sicula, Montallegro, Ribera, San Biagio Platani, Santo Stefano Quisquina, Villafranca Sicula. Un’area territoriale che ha una popolazione complessiva di 52.233 abitanti (2011), diminuita del 17,5 % tra il 1971 e il 2011.
Con deliberazione di Giunta Regionale n. 162 del 22 giugno 2015, avente ad oggetto: “Programmazione 2014/2020 – Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI)”, la Regione Siciliana individua le aree interne oggetto degli interventi previsti dalla Strategia, tra cui l’area definita AI Sicani. Sono individuate, altresì, le risorse che con il ciclo 2014-2020 di programmazione dei Fondi strutturali europei mette a disposizione dei territori regionali su tematiche legate all’innovazione, alle nuove tecnologie, all’energia, al clima ed all'ambiente, alla mobilità sostenibile, alla cultura, al turismo ecc. In particolar modo, il PO FESR Sicilia 2014-2020 assegna all’Area Interna Sicani risorse economiche pari ad € 27.880.038,08, mentre il PO FSE Sicilia 2014-2020 riserva all’AI Sicani risorse pari a € 1.309.054,13 che saranno impiegate per finanziare una prima serie di azioni che costituiscono le pre-condizioni per l’adeguamento dei “servizi essenziali di cittadinanza”, quali Scuola, Sanità e Mobilità ed una seconda classe di azioni, con “Progetti di sviluppo locale” in materia di:
- Tutela del territorio e comunità locali;
- Valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile;
- Sistemi agro – alimentari e sviluppo locale;
- Risparmio energetico e filiere locali di energia rinnovabile;
- Saper fare e artigianato. 
AI Comuni dell’AI Sicani, la legge di stabilità nazionale ha previsto, inoltre, lo stanziamento di ulteriori risorse pari a circa € 3.740.000,00. Inizia un percorso molto articolato, fatto di una molteplicità di incontri sul territorio. Diversi sono gli scouting che si sono svolti nei Comuni dell’Area, taluni anche con la partecipazione di alcuni componenti del Comitato Tecnico Nazione per le Aree Interne e del Formez. Un processo partecipativo e dinamico che ha coinvolto in primis gli attori istituzionali quali gli enti locali, gli enti pubblici, ma anche le aziende, le associazioni, le scuole e tutti i soggetti che operano nel territorio dei dodici Comuni dell’AI Sicani. I diversi step che si sono susseguiti hanno portato alla redazione del preliminare di strategia che è stato definitivamente approvato il 18 dicembre 2018.
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